Il trasporto rifiuti ha una nuova norma da osservare. Le direttive europee del pacchetto economia circolare sono state recepite dal Governo italiano che si appresta ad affrontare la transizione verso un modello di economia circolare e sostenibile.
Scopriamo quali sono le novità introdotte dal D. Lgs. 116/2020 su rifiuti e imballaggi, come iscrivere le proprie macchine operatrici all’albo e come ottenere il rimborso delle accise sul gasolio consumato.

Decreto legislativo 116/2020: l’Italia recepisce le direttive UE su rifiuti e imballaggi

Il 26 settembre 2020 è entrato in vigore il D. Lgs. 116/2020 che recepisce due delle quattro direttive incluse nel pacchetto europeo economia circolare approvato dall’UE. Il decreto in questione ridefinisce il quadro normativo italiano in tema di rifiuti e imballaggi e modifica la parte IV del Testo Unico Ambientale 152/2006.

Tante sono le novità introdotte dal testo legislativo in esame; nuove definizioni (tra cui quella di rifiuto urbano), criteri di classificazione e di ammissibilità dei rifiuti che cambiano, un nuovo sistema di tracciabilità, cambiamenti in tema di deposito temporaneo e una responsabilità aggiuntiva per i produttori di beni di consumo, la responsabilità estesa.

I cambiamenti apportati da questo decreto interessano tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano della produzione, della raccolta, del trasporto e della gestione dei rifiuti.

Le imprese di trasporto rifiuti sono dunque tenute ad approfondire la conoscenza di questo testo normativo, al fine di uniformare la gestione della propria attività alle nuove disposizioni e di evitare sanzioni.

Trasporto rifiuti: bisognerà adattarsi alle regole del RenTri

Tra gli articoli più importanti per le imprese di trasporto rifiuti c’è l’art. 188 bis, dedicato al nuovo sistema di tracciabilità.
Il RenTri, di prossima introduzione, sarà integrato nel Registro Elettronico Nazionale, gestito dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali e comprenderà due sezioni. La sezione anagrafica sarà dedicata all’inserimento dei dati dei soggetti registrati; la sezione tracciabilità sarà, invece, destinata ai dati delle singole movimentazioni, inclusi i percorsi svolti dai mezzi di trasporto.

Si dovrà attendere la pubblicazione di un Decreto interministeriale per conoscere le modalità di iscrizione, di funzionamento e gli adempimenti relativi al registro di carico/scarico rifiuti e al formulario. Fino ad allora le imprese di trasporto rifiuti possono continuare ad usare i documenti finora utilizzati.

Macchine operatrici per il trasporto rifiuti: iscrizione e rimborso

Come definito dall’art. 58 del Codice della Strada, ricordiamo che tutte le macchine semoventi o trainate, a ruote o a cingoli, usate su strada o nei cantieri sono chiamate macchine operatrici. Si tratta di macchine usate per il trasferimento e lo spostamento di cose relative al ciclo produttivo della macchina stessa o del cantiere. Possono essere equipaggiate con speciali attrezzature, in alcuni casi prevedere dei posti a sedere per gli addetti – oltre a quello di guida – e possono circolare su strada solo ed esclusivamente per tratti brevi e correlati all’attività della macchina o del cantiere.

Le macchine operatrici possono essere iscritte all’Albo nel rispetto di quanto precisato dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali con la circolare n. 11 del 17 dicembre 2019. In quale sezione?

  • Nella categoria 2 bis per le macchine operatrici destinate al trasporto di rifiuti connessi al ciclo operativo della macchina stessa o del cantiere;
  • Nella categoria 1 quelle usate per la raccolta e il trasporto di rifiuti depositati in strade urbane, extraurbane, autostrade;
  • Sempre nella categoria 1 quelle impiegate per raccogliere e trasportare rifiuti da spiagge e rive di corsi d’acqua, senza obbligo di identificazione dei rifiuti.

Le imprese che impiegano macchine operatrici alimentate da gasolio possono chiedere e ottenere il rimborso delle accise versate per l’acquisto del carburante a fronte delle quantità consumate. È possibile recuperare fino a 0,43 € per ogni litro di gasolio consumato.

Si tratta di una grande opportunità per recuperare un credito, perché il rimborso accise gasolio per macchine operatrici può essere inoltrato con cadenza trimestrale e permette di entrare in possesso di importanti somme di denaro.
Se vuoi saperne di più non esitare a contattarci, pagherai il nostro servizio solo dopo aver ottenuto il rimborso.

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