Perché la revisione è stata prorogata?
L’art. 5 del Decreto 2015 ha previsto che le modalità per la revisione, ai fini della sicurezza stradale, siano definite con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
La bozza del decreto è tuttora in corso di definizione. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha ancora emanato il Decreto attuativo che stabilisce le modalità di esecuzione della revisione per le macchine operatrici – come previsto dall’art. 5 del D.M. 20 maggio 2015.
Scopriamo il calendario delle revisioni
- Veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 19893: entro il 30 giugno 2021
- Veicoli immatricolati dal 1 gennaio 1984 al 31 dicembre 1995: entro il 30 giugno 2022
- Veicoli immatricolati dal 1 gennaio 1996 al 31 dicembre 2018: entro il 30 giugno 2023
- Veicoli immatricolati dopo il 1 gennaio 2019: al quinto anno, entro la fine del mese della prima immatricolazione.
Cosa succede senza revisione?
Le sanzioni che possono essere applicate sono previste dall’art. 111 comma 6 del Codice della Strada per i veicoli che continuano a circolare senza la revisione. La sanzione va da 87,00 euro a 345,00 euro, oltre il ritiro della carta di circolazione o del certificato di idoneità tecnica.
Si può circolare anche oltre i termini di scadenza prescritti, ma solo se si è in possesso della prenotazione effettuata entro i termini stabiliti.
Cosa certifica le revisione?
I mezzi più obsoleti sono quelli più pericolosi, infatti la revisione è importante per preservare l’incolumità degli operatori, prima che salvaguardare i mezzi stessi. La revisione dei mezzi vecchi rappresenta un passo verso la sicurezza nella circolazione stradale e nel lavoro agricolo. Prima di essere un obbligo giuridico è un obbligo morale.
Le revisione certifica il possesso dei requisiti minimi per impianto frenante, efficienza degli pneumatici, funzionamento dei gruppi ottici, parti ulteriori che risultano essenziali per il corretto funzionamento della macchina, puntando a ripristinare le caratteristiche tecniche che il mezzo aveva al momento in cui è stato omologato.
Macchine agricole e macchine operatrici: le differenze
Le macchine operatrici e le macchine agricole sono macchine semoventi o trainate, dotate di ruote gommate o cingoli.
Le macchine agricole sono impiegate in attività agricole e forestali. La circolazione su strada avviene per il trasferimento o il trasporto di prodotti agricoli, ma solo se immatricolate.
Le macchine operatrici sono veicoli sgombraneve, spartineve, veicoli utilizzati per costruire opere civili e stradali, carrelli per la movimentazione di cose.
Esistono due tipi di macchine operatrici:
- non eccezionali: massa complessiva fino a 3,5 ton e si possono guidare con la patente B;
- eccezionali: si possono guidare con la patente C.
Le spese che preoccupano: dalla revisione alla gestione dell’azienda agricola
Molto spesso la revisione è vista più come una spinta al rinnovo del parco mezzi, ecco perché gli agricoltori temono che i costi della nuova revisione siano elevati e a loro carico. Un modo per incentivare il rinnovo, specie nelle situazioni in cui si posseggono mezzi davvero vecchi. A volte, però, è necessario comprendere la necessità del rinnovo dei mezzi, anche approfittando degli incentivi statali e della Politica Agricola Comune.
La PAC è l’insieme delle regole che l’Unione europea pone nei confronti del settore agricolo, per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri.
Gli obiettivi sono:
- incrementare la produttività dell’agricoltura
- assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola
- stabilizzare i mercati
- garantire la sicurezza degli approvvigionamenti
- assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori.
La tecnologia come leva di guadagno e sviluppo
Con lo sviluppo tecnologico stanno cambiando notevolmente le modalità di produzione e di gestione di tutti i comparti produttivi, tra cui quello agroalimentare.
Un settore con interessanti prospettive di sviluppo, che però non deve distogliere l’attenzione dall’eco-sostenibilità dei processi e dei prodotti per un futuro migliore.
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