Consumi misurabili, accise recuperabili e finanziamenti in favore delle costruzioni. Il mercato delle macchine per movimento terra continua a crescere grazie anche a questi benefici. Per coloro che scelgono l’usato, invece, quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Scopriamolo insieme.

Cresce il mercato delle macchine per il movimento terra

macchine per movimento terraL’Osservatorio del CRESME, il centro ricerche economiche e sociologiche del settore delle costruzioni, ha diffuso i dati circa l’andamento del mercato delle macchine preposte al movimento terra.
Strumenti di lavoro per il comparto edilizio e stradale le cui vendite registrano una grande crescita.

Nell’ultimo quadrimestre del 2018 le macchine vendute sono state 5.126 con uno + 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Una crescita che non riguarda solo l’ultima parte dell’anno in quanto tutto il 2018 è stato particolarmente positivo, con un aumento del 23% che conferma l’accelerazione avutasi nel settore dal 2017.

E se il biennio 2016-2018 regala risultati entusiasmanti per gli operatori del settore, con il 2019 la situazione sembra poter avere lo stesso esito, in quanto già durante il primo trimestre del 2019 c’è stato uno + 17,3% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

Tra i prodotti più venduti ci sono: le mini pale compatte (+ 41%), gli escavatori cingolati (+ 25%), le pale gommate (+ 19%) ed i mini escavatori (+ 15%).

Segnali positivi anche per l’import e l’export

L’andamento del mercato delle macchine operatrici è stato oggetto di analisi anche per l’ISTAT che ha potuto rilevare, da gennaio ad ottobre 2018, un aumento del 13,5% per le macchine importate ed uno + 6,2% per le macchine esportate.

Non si tratta di un solo periodo fiorente, ma di un risultato portato a segno da un intero settore produttivo made in Italy.

Secondo l’osservatorio Samoter Prometeia è in questo comparto che si rilevano gli ordinativi maggiori provenienti dall’estero.

Quali sono le aree di destinazione delle macchine italiane? Andando in ordine e considerando il terzo trimestre del 2018, troviamo in pole position l’Europa Occidentale con 915 milioni di euro (+ 6,9%), poi America del Nord con 287 milioni di euro (+ 19,6%) e ancora Europa Centro Orientale, Turchia compresa, con 275,8 milioni di euro (+ 14%). In aumento anche le esportazioni verso il Medio Oriente con 108 milioni di euro (+ 4,4%) e l’India con 42 milioni di euro (+ 6,8%).

Negativo, invece, l’export verso l’America Centro meridionale con 99,7 milioni di euro (- 17,75%), i paesi del Nord Africa con 75 milioni di euro (- 12,9%), la Russia con 56 milioni di euro (- 0,2%) e la Cina con 46 milioni di euro (- 1,4%).

Cosa c’è dietro questa crescita?

Se la crescita dell’export è giustificata dall’ottima qualità che da sempre contraddistingue i nostri prodotti nel mercato, l’aumento delle vendite delle macchine per il movimento terra è dovuto da una parte al grande bisogno di miglioramento dei tratti stradali, dall’altra parte ai numerosi incentivi messi a disposizione dal Governo italiano nel reparto costruzioni, pari a circa 7.150 miliardi di euro.

Produttori e acquirenti: quali segnali dal mercato?

Da un lato ci sono i produttori che cercano di tenere il passo e di soddisfare ogni esigenza con macchine sempre più innovative e green, dall’altro lato ci sono i consumatori interessati al risparmio, in cerca di prodotti di qualità, ma economici e che ricorrono sempre più frequentemente al mercato online e all’acquisto di macchine usate.

Comprare macchine operatrici usate ha dei vantaggi, ma anche tanti svantaggi. Il vantaggio principale risiede sicuramente nel prezzo e, per chi possiede già una macchina, l’altro grosso beneficio è rappresentato dal fatto di poter ottenere permute e sgravi fiscali per la vecchia macchina concessa in cambio di una macchina di seconda mano.

Tra gli svantaggi dell’acquisto di una macchina operatrice usata ci sono:

  • L’usura e i Km già percorsi
  • Problemi di funzionamento che potrebbero richiedere l’intervento e l’ulteriore pagamento di un tecnico
  • Il costo del passaggio di proprietà dal vecchio possessore al nuovo acquirente

Inoltre, c’è da ricordare, che chi cerca macchine per il movimento terra online deve stare attento anche alla veridicità di quanto mostrato e indicato dal venditore virtuale.

Il recupero accise per macchine operatrici usate e nuove

Nel rispetto di quanto indicato dalla normativa corrente, puoi ottenere il rimborso delle accise pagate sull’acquisto del gasolio per le macchine operatrici. Con l’istanza di rimborso, inoltrata con cadenza trimestrale, puoi recuperare fino a 0,43 € per ogni litro di gasolio consumato.

Come funziona? Tecno Accise mette a disposizione dei consulenti che, a titolo gratuito, effettuano una valutazione preliminare per la fattibilità della richiesta di rimborso. Se lo studio di fattibilità risulta positivo, viene installato il nostro DFT – Data Fuel Tracer – sui mezzi d’opera che si desidera monitorare per registrare i consumi di gasolio effettuati. Si tratta di un contagiri/contaore che può essere installato su qualsiasi macchina operatrice, non importa se nuova o usata.
I consumi rilevati verranno segnati nella richiesta di rimborso e comunicati all’Agenzia delle Dogane di competenza.

Pagherai il nostro servizio solo dopo aver ottenuto il rimborso accise.

Cosa aspetti? Compila il form.

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