
Il tachigrafo intelligente – introdotto dal regolamento UE n. 165/2014 – è un tachigrafo di seconda generazione che prevede una connessione al sistema globale di navigazione satellitare – GNSS.
Il regolamento UE 502/2018 impone l’installazione dei cronotachigrafi digitali di nuova generazione, in tutta Europa.
Per tutti i veicoli immatricolati prima del 15 giugno l’obbligo scatta nel 2031.
Quelli che, invece, si occupano di trasporti internazionali dovranno avere il tachigrafo digitale di nuova generazione entro il 2034, a prescindere dalla loro data di immatricolazione.
Sono esclusi dall’obbligo:
- i veicoli adibiti al trasporto di linea per percorsi inferiori a 50 km
- mezzi delle forze dell’ordine
- cisterne da latte
- veicoli di nettezza urbana
- veicoli speciali.
Le nuove funzioni del tachigrafo di seconda generazione
Contrastare le manomissioni, aumentare i controlli, migliorare l’utilizzo del tachigrafo digitale per rendere più efficiente e sicuro il lavoro di imprese ed autisti.
Le funzioni principali sono:
- Geolocalizzazione: registra automaticamente la posizione del veicolo tramite rilevazione satellitare, la quale avviene all’inizio e alla fine dell’orario di lavoro del conducente e ad intervallo di 3 ore durante la guida. Non è necessario che le ore siano consecutive, infatti il Regolamento parla di ore cumulative. I dati registrati provengono dal ricevitore satellitare, il che ne rende molto complicata la falsificazione.
- Trasmissione in remoto: trasmissione dei dati in modalità wireless, dal tachigrafo digitale installato a bordo del veicolo al dispositivo di controllo dell’operatore di polizia. Ciò consente una prima verifica – grazie ai dati inviati automaticamente tramite comunicazione remota – così da poter fermare solo gli automezzi per cui si sospetta vi siano state infrazioni. I dati dell’autista sono comunque protetti da privacy, dunque non sarà possibile applicare sanzioni all’atto della prima verifica.
Quali sono gli obiettivi del tachigrafo digitale intelligente?
In linea con le Direttive della Commissione Europea – L’Europa in movimento – si punta ad una transizione verso l’energia pulita e la digitalizzazione. A tale scopo è stato progettato il tachigrafo digitale intelligente, il quale registra tempi di guida e di riposo che devono essere rispettati dai conducenti di autocarri ed autobus. Fornisce, inoltre, informazioni in tempo reale che possono essere utilizzate dalle imprese di trasporto e dai conducenti per ottimizzare strategie di gestione della flotta, organizzare al meglio l’orario di lavoro, proteggere gli autisti, dunque rendere più sicura la rete stradale, ridurre i tempi di pianificazione dei viaggi.
I sistemi di trasporto intelligenti – ITS – contribuiscono a contrastare l’aumento dei volumi del trasporto su strada, la congestione e il crescente consumo di energia. Ciò è possibile tramite un’interfaccia standardizzata presente sul tachigrafo, così che questa possa comunicare con le applicazioni ITS.
Carta tachigrafica di nuova generazione: quali sono le novità?
La carta tachigrafica di nuova generazione è il dispositivo che consente l’utilizzo del tachigrafo digitale, identificando chi sta operando con esso, che sia l’azienda proprietaria dell’automezzo, il conducente del veicolo, l’officina di manutenzione o l’autorità di controllo. Ognuno possiede la propria carta tachigrafica.
Dal 15 giugno sono rilasciate solo le carte tachigrafiche di nuova generazione, vista l’introduzione del tachigrafo digitale intelligente, le quali sono progettate con maggiore memoria.
Le carte per conducente, azienda e controllo, rimarranno invariate: potranno essere utilizzate anche con i tachigrafi di nuova generazione. La sostituzione può, quindi, avvenire al momento della scadenza o ad eventuale smarrimento o deterioramento.
La carta tachigrafica che và obbligatoriamente sostituita è invece quella dell’officina, in quanto serve per la calibratura dei tachigrafi nei nuovi veicoli da immatricolare.
Come tutelarsi ed evitare sanzioni
Qualora a seguito di controllo, i funzionari addetti riscontrassero sospette frodi potranno condurre il veicolo in un’officina autorizzata per effettuare ulteriori verifiche, in merito al corretto funzionamento del cronotachigrafo digitale, memorizzazione, registrazione e parametri di calibratura.
Nello specifico, le sanzioni riguardano:
- Mancata esibizione dei dischi cronotachigrafici
- Superamento del periodo massimo di guida giornaliero
- Omissione delle prescritte pause durante il viaggio
- Mancato riposo giornaliero-settimanale
- Cronotachigrafo mancante, non omologato, non funzionante
- Circolazione con cronotachigrafo alterato e/o con sigilli manomessi, mancanti
- Omesso inserimento del foglio di registrazione e/o carta conducente
- Messa in circolazione di un veicolo che
- Mancata annotazione manuale delle attività di guida e di riposo per veicolo con cronotachigrafo non funzionante
- Omissioni o irregolarità sui fogli di registrazione
- Quantitativo carta non sufficiente, per la stampa dei dati di controllo, etc.
Tachigrafo intelligente: perché è importante per l’ottenimento del rimborso accise
Le imprese che esercitano attività di autotrasporto per conto proprio o conto terzi, con veicoli di peso complessivo pari o superiore a 7,5 tonnellate e che appartengono almeno alla categoria Euro 3, possono recuperare le accise per l’acquisto di gasolio per autotrazione, utilizzato sul territorio nazionale. L’agevolazione è rivolta sia a veicoli di proprietà, sia noleggiati, sia con regolare contratto di leasing.
Per poter ottenere il rimborso è necessario indicare i km effettuati, rilevati dal cronotachigrafo digitale, da ciascun mezzo utilizzato.
Entro il 31 luglio è possibile presentare la domanda di rimborso per il secondo trimestre, quindi per i consumi appartenenti al trimestre aprile-giugno 2019.
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