Sono sempre più elevati gli standard di sicurezza stradale nel settore autotrasporto con un focus particolare sui mezzi pesanti, adibiti al trasporto di merci e merci pericolose.

Un settore in crescente sviluppo è quello dei camion, veicoli in grado di accontentare le esigenze produttive più disparate.

Nel caso del trasporto refrigerato ci si riferisce, ad esempio, ad appositi mezzi di trasporto dotati di container frigorifero o che comunque possano mantenere e garantire una certa temperatura, rispettando le condizioni di farmaci e alimenti trasportati, evitando possibili rischi per la salute del consumatore finale.

Fino a poco tempo fa quando si parlava di trasporto refrigerato, o anche di furgone frigo, ci si riferiva quasi esclusivamente a livello nazionale, ma ormai con l’evoluzione delle vendite online, che mettono tutto alla portata di tutti, si è esteso a livello internazionale.

Lo sviluppo del Made in Italy incide notevolmente, pensiamo ad esempio al settore food and beverage.

Nel caso dei medicinali, i mezzi di trasporto devono essere equipaggiati con l’attrezzatura idonea a garantire il rispetto della temperatura e le norme sanitarie.

È di fondamentale importanza che si rispettino le leggi stabilite per questo tipo di trasporto, norme adeguate ad ogni specifica categoria merceologica, evitando alterazioni e deperimenti, preservando la natura di ogni prodotto.

Le norme in materia di trasporto refrigerato sono presenti nell’ ATPAccord Transport Perissable – in cui si fa riferimento alle caratteristiche che devono avere i mezzi di trasporto adibiti a tale scopo per prodotti deperibili, alimentari, medicinali.

Normativa Atp per il trasporto refrigerato internazionale

La normativa Atpvalida a livello internazionale –  nasce da un accordo stilato a Ginevra il 1 settembre 1970.

L’atto definitivo è costituito dal D. Lgs. 285 del 30 aprile 1992 e distingue i mezzi di trasporto in refrigerato, frigorifero, isotermico, calorifero.

Il veicolo deve essere in grado di assicurare l’isolamento termico per evitare il più possibile lo scambio di calore tra interno ed esterno.

La normativa prevede che sui furgoni frigo siano applicate, esternamente al veicolo, nella parte alta di entrambe le fiancate, le sigle adesive di riconoscimento che riportano la classificazione Atp per il tipo di veicolo, più mese ed anno di scadenza.

L’attestazione Atp riporta notizie che identificano il mezzo, quindi marca, telaio, rese frigorifere, scadenza del certificato, etc.

La gestione del certificato Atp è regolamentata dal Codice della Strada.

Ha una validità di 6 anni dalla data di rilascio e può essere rinnovato per due volte con validità ogni volta di tre anni.
Questo periodo è comunque intervallato da controlli periodici che attestano il mantenimento delle condizioni di fabbrica e l’
efficienza del sistema del controllo della temperatura.

Il mancato rinnovo dell’attestazione Atp comporta una decadenza dell’idoneità alla circolazione del furgone frigo.

Nonostante ciò, entro 6 mesi è possibile effettuare il rinnovo, il quale ha una validità retroattiva.
Se l’
autotrasportatore non è in grado di fornire il certificato, a causa di furto, smarrimento o mancato rinnovo, incorre in una sanzione amministrativa.

La catena del freddo: efficienza e sicurezza nel trasporto refrigerato

Scopo del trasporto refrigerato è mantenere la catena del freddo, quindi evitare che i prodotti possano essere compromessi con temperature troppo alte, scongelarsi, sciogliersi, deteriorarsi.

Può essere effettuato via terra, via mare e via aerea.

rimborso accisa gasolio trasporto refrigerato

Il trasporto refrigerato funziona grazie alla presenza di un termostato, un dispositivo che controlla in modo costante la temperatura e che può avviare dei cicli di raffreddamento o di riscaldamento in modo autonomo, in caso di necessità.

Il conducente deve essere nelle condizioni di verificare la temperatura in ogni momento attraverso un sistema di monitoraggio acustico o luminoso.

Nella normativa Atp sono indicate le temperature a cui devono essere esposte le categorie merceologiche trasportate.
È necessario misurare frequentemente la temperatura per assicurare il corretto trasporto delle merci.
Il momento opportuno per eseguire tale
monitoraggio è durante le operazioni di carico e scarico.

I dati raccolti durante le misurazioni vanno firmate e conservate per almeno un anno.

Come ottenere il rimborso accise gasolio per trasporto refrigerato

Le imprese che esercitano attività di autotrasporto, anche se per conto terzi, con veicoli di peso complessivo uguale o superiore a 7,5 tonnellate, possono recuperare le accise sul gasolio consumato per autotrazione, effettuato sul territorio nazionale.

La domanda di recupero dell’accisa sul gasolio và presentata ogni tre mesi, quindi la prossima scadenza cade il 30 aprile.

Rientra nell’agevolazione anche il furgone frigo adibito al trasporto refrigerato.

Sono esclusi dal rimborso accise gasolio per autotrazione le macchine operatrici, macchinari privi di misuratori fiscali, autocarri di massa complessiva inferiore alle 7,5 tonnellate.
Sono esclusi, inoltre, i veicoli di categoria 0, Euro 1 e Euro 2.

La riduzione delle accise ammonta a 214,18 euro per mille litri di gasolio per i consumi del trimestre gennaio-marzo 2019.

Gli autotrasportatori devono documentare gli acquisti di carburante unicamente con la fattura d’acquisto che dovrà essere emessa in formato elettronico, su cui dovrà esserci la targa del veicolo rifornito da parte dell’impianto di rifornimento carburante.

La domanda di rimborso và inviata agli Uffici dell’Agenzia delle Dogane.

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