Contenuto aggiornato in data 27/05/2022
Il recupero dell’accisa sul gasolio per gli anni precedenti nell’ambito dell’autotrasporto può avere effetto retroattivo fino ai 24 mesi solari precedenti. Nel caso di gasolio consumato per macchine operatrici e gruppi elettrogeni si hanno due anni di tempo per richiedere il rimborso delle accise, ma solo a partire dal momento in cui si è verificata la fiscalizzazione degli strumenti di misura installati da parte dell’Agenzia delle Dogane.
Chi può richiedere il rimborso?
Per determinate imprese di autotrasporto è prevista la possibilità di recuperare l’accisa sul gasolio consumato.
L’agevolazione gasolio consiste nel recupero di 0,214 euro per litro acquistato e consumato in Europa.
Possono farne richiesta:
- Attività di autotrasporto con veicoli di massa complessiva uguale o superiore a 7,5 tonnellate;
- Enti pubblici ed imprese pubbliche locali che esercitano attività di trasporto di cui al D. Lgs. n. 422/1997 e relative leggi regionali di attuazione;
- Imprese che svolgono autoservizi di competenza statale, regionale, locale, di cui alla legge 28 settembre 1939 n.1822 e regolamento CEE 684/92 e successive modificazioni;
- Gli enti pubblici e le imprese che esercitano servizio di trasporto a fune, per merce – in conto proprio o per conto di terzi -, e persone.
Le categorie di autotrasportatori che possono beneficiare delle agevolazioni devono utilizzare mezzi di proprietà, in leasing o noleggio.
Compensazione credito accise, ma non per tutti
Possono richiedere il rimborso accisa gasolio per autotrasporto solo i veicoli di categoria 5 o superiore. Sono esclusi dalla possibilità di ottenere il rimborso i veicoli di categoria inferiore a causa dell’inquinamento prodotto dalle polveri sottili che si disperdono nell’atmosfera che sono emesse dai motori.
L’installazione del FAP – filtro antiparticolato – non permette di richiedere l’agevolazione, anche se si ha il passaggio ad una categoria superiore per riduzione delle emissioni inquinanti, in quanto mancano i sistemi di sicurezza richiesti dalla legge, quindi il veicolo resta nella categoria di origine.
La categoria di appartenenza e le normative CEE sono visibili sulla carta di circolazione al punto V.9; nella sezione B è presente, invece, l’anno d’immatricolazione del mezzo.
Come si ottiene il rimborso accisa gasolio?
L’istanza di rimborso accisa va presentata all’Ufficio delle Dogane e dei Monopoli, esclusivamente per via telematica, con cadenza trimestrale. Nell’istanza vanno indicate il numero e la data della fattura, il quantitativo dei litri di gasolio consumati per autotrazione, la targa del veicolo, i km percorsi, inizio e fine chilometraggio.
È necessario che le imprese di autotrasporto merci presentino le fatture relative all’acquisto di gasolio, come prova, per poter usufruire dell’agevolazione. Le schede carburante sono valide solo per il trasporto di persone. Il credito del rimborso accisa può essere ottenuto in compensazione tramite F24 – cod. tributo 6740 – o con rimborso, inserendo le coordinate bancarie nel modulo di richiesta.
Il credito sarà utilizzabile dopo 60 giorni. Nel caso in cui fosse un riconoscimento del credito da parte dell’Agenzia delle Dogane, lo si potrà compensare alla prima data utile, senza dover attendere tale termine. Ciò perché per le istanze presentate alla Pubblica Amministrazione vige il principio del silenzio-assenso, dunque in questo caso si ritiene accolta quando durante quel periodo non vi è né accettazione, né rifiuto.
Rimborso accisa gasolio: un vantaggio da non perdere!
Come definito nell’art. 14 del Testo Unico delle Accise è possibile ottenere i rimborsi anche sul gasolio consumato nei due anni precedenti, grazie alla retroattività. Controlla che il tuo veicolo abbia i requisiti necessari e affidati al team di Tecno Accise.
Riuscirai ad ottenere il massimo del rimborso spettante per i tuoi consumi di gasolio.
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