gestione flotta cqc autotrasportoLa gestione della flotta aziendale comporta molti costi tra cui acquisto di gasolio, manutenzione mezzi, spese ordinarie e straordinarie.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti viene incontro alle imprese concedendo fondi per il rinnovo del parco mezzi e fino a dicembre 2020 si può approfittare degli incentivi per giovani autotrasportatori introdotti in particolar modo per supportare le spese elevate a cui essi vanno incontro, specie per il costo della CQC – Carta Qualificazione Conducenti.
Grazie agli incentivi l’autista può essere rimborsato dall’impresa che lo assume a tempo indeterminato, a condizione che non abbia più di 35 anni.

I costi da sostenere per la CQC dipendono dalla città e dall’ente a cui ci si rivolge – autoscuola o ente privato -, dai bollettini da pagare, ma soprattutto dal costo del corso di formazione che può arrivare a costare fino a 4.000 euro, in base alla specializzazione che si intende ottenere, quindi se per trasporto merci o persone.

Cos’è la CQC?

La CQC è un’estensione della patente per coloro che svolgono attività di trasporto per conto terzi e integra le patenti C e D. È obbligatoria dal 9 settembre del 2009 ma dal 20 novembre 2019 sono state apportate importanti novità per quanto riguarda lo svolgimento dell’esame.

Le categorie obbligate alla carta di qualificazione del conducente sono:

  • conducenti che trasportano per professione cose e/o persone
  • individui che trasportano merci e/o persone per conto terzi
  • conducenti che svolgono come attività principale quella dell’autotrasporto
  • conducenti assunti con la qualifica di autista, che trasportano persone per conto proprio.

Al fine di semplificarne il conseguimento sono state definite nuove modalità per il corso, dunque per l’esame finale.

Quali sono le novità per il 2019?

patente cqc rimborso accise autotrasportatoriIl Decreto del Ministero dei Trasporti del 5 luglio 2019 ha apportato modifiche alle norme presenti nel Decreto del 20 settembre 2013.
Le modifiche riguardano lo svolgimento dell’esame per conseguire la Carta Qualificazione Conducenti di veicoli industriali e autobus.

La principale novità è l’aspetto informatico, infatti le domande sono generate in modo casuale da un database. Il questionario è composto da 70 domande, di cui 40 basate sulla parte comune alle CQC merci e passeggeri e 30 dedicate all’abilitazione scelta dal candidato.
Bisogna rispondere con Vero/Falso in un tempo massimo di 90 minuti e non si possono commettere più di 7 errori.

Se si possiede una delle due abilitazioni e si intende conseguire anche l’altra bisognerà sostenere la prova di 30 domande, entro 40 minuti, con un massimo di 3 errori.

La prova d’ esame dovrà essere svolta entro 1 anno dalla data di rilascio dell’attestato di frequenza del corso di qualificazione.
In caso di mancato superamento, sarà necessario sostenere nuovamente l’esame, attendendo almeno 30 giorni dalla prova precedente.

Come ottenere la CQC

Chi intende conseguire la CQC deve seguire un corso di formazione, con esame finale, presso autoscuole o centri abilitati.

Se la carta non è urgente si può seguire un corso ordinario, altrimenti un corso ridotto che, però, ha delle limitazioni per un certo periodo di tempo.

I gestori di trasporto hanno l’obbligo di conseguire l’attestato di idoneità professionale, il quale si ottiene tramite un esame per far si che il richiedente possa avere conoscenze in materia di trasporto.
Se questi intendono ottenere la qualificazione per trasporto merci o trasporto persone, dovranno rispondere ad un test di 40 domande entro 50 minuti, non superando il limite di 4 errori.

Rinnovo CQC: come richiederlo?

La Carta di qualificazione del conducente ha una validità di 5 anni. Il rinnovo è molto importante per la sicurezza stradale, evita sanzioni all’autista e sequestro del mezzo.
Inoltre è indispensabile per coloro che intendono continuare a svolgere l’attività di trasporto merci e persone per conto terzi.

La data di scadenza è presente accanto al codice 95, – codice che attesta il conseguimento dell’abilitazione – nella colonna 12, sul retro della patente.

Il rinnovo si ottiene frequentando un corso di formazione della durata di 35 ore.
Se la CQC è scaduta da oltre 2 anni, il conducente dovrà seguire il corso per il rinnovo e affrontare l’esame di ripristino, comprendente parte comune e parte specialistica.

È possibile convertire la CQC conseguita all’estero?

Sì, è possibile ma bisogna completare alcune procedure informatiche, in base ai seguenti casi:

  • autista residente in Italia che ha già la patente italiana e CQC estera valida: se la patente italiana è scaduta deve rinnovarla prima di richiedere la CQC.
  • autista residente in Italia che ha patente estera – conseguita in Unione europea o nello Spazio Economico europeo – e CQC estera valida: è necessario convertire la patente, poi la carta di qualificazione.

Quando non è obbligatoria la CQC?

Non è necessaria per tassisti e in caso di noleggio con conducente. Inoltre, nelle seguenti situazioni:

  • veicoli la cui velocità massima autorizzata non supera i 45 km/h;
  • veicoli utilizzati da forze armate, protezione civile, pompieri, forze responsabili del mantenimento e dell’ordine pubblico;
  • veicoli sottoposti a prove su strada per manutenzione e riparazione;
  • veicoli nuovi o trasformati non ancora immessi in circolazione;
  • veicoli utilizzati per servizi di emergenza e salvataggio;
  • veicoli utilizzati per le lezioni di guida;
  • veicoli utilizzati per trasporto merci e persone per fini privati, non commerciali;
  • veicoli che trasportano materiali o attrezzature utilizzati per la propria attività, che non sia però quella principale del conducente.

Troppe spese per la tua flotta? Risparmia con il recupero accise sul gasolio

I corsi di formazione previsti per il rinnovo CQC mirano nello specifico a perfezionare le conoscenze inerenti la sicurezza stradale e la razionalizzazione del consumo di carburante.

Risparmiare sul carburante è possibile grazie al recupero delle accise sul gasolio acquistato e consumato nel territorio nazionale.
Se rientri in una di queste categorie, non perdere l’occasione di risparmiare fino a 0,21 euro per litro di gasolio:

  • se utilizzi veicoli di massa uguale o superiore alle 7,5 tonnellate
  • se utilizzi furgoni frigo, betoniere, mezzi per trasporto specifici
  • se la tua azienda è impegnata negli autoservizi statali, regionali, locali
  • se la tua impresa eroga trasporto pubblico.

Ricorda che non è necessario che i mezzi utilizzati siano di tua proprietà, basterà che siano noleggiati o in leasing.

Contattaci per ulteriori informazioni, siamo a tua disposizione!

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