Sul sito web del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) è stata pubblicata la tabella relativa ai costi di esercizio per il settore dell’autotrasporto utile alla fatturazione per il mese di febbraio 2019.
L’aggiornamento mensile effettuato dal MIT del costo del gasolio per autotrazione è al netto di IVA e/o dello sconto del maggior onere delle accise.
Quali sono le novità?
Il costo medio totale rilevato dal MIT è pari a 1.434,73 € per 1.000 litri.
Il prezzo finale è frutto della somma di tre componenti: il costo delle accise (che non risulta essere variato), il prezzo industriale e l’IVA.
Ad oggi i valori rilevati per queste tre componenti sono:
- 558,61 € per il prezzo industriale
- 258,72 € per l’IVA
- 618,40 € per l’accisa
Sulla base delle quali, il costo del trasporto da calcolare per il mese di febbraio è pertanto di:
- 1,176/litro (al netto dell’IVA) per i veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 tonnellate
- 0,961/litro (al netto dell’IVA e del rimborso parziale accise) per i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate
Bisogna ricordare che a seguito della decisione del MIT dello scorso giugno 2018, il Ministero non provvederà più a effettuare l’aggiornamento annuale delle voci di costo rispetto ai veicoli di massa superiore alle 26 tonnellate.
Il MIT farà riferimento unicamente alle sue fonti o a criteri generali, lasciando ad ogni imprenditore la responsabilità di effettuare autonomamente i propri calcoli.
Cosa sono i costi di esercizio?
Con la voce “costi di esercizio” si indicano alcuni costi sostenuti dalle imprese. Questi sono utili alla valutazione delle spese e dei ricavi e alla definizione del conto economico dell’azienda.
Sono definiti costi di esercizio:
- i costi di acquisto da terzi
- i costi di acquisto di merci e imballaggi
- i costi per il godimento di beni di terzi (es. affitto)
- i costi per il personale dipendente
- i costi per le imposte
- i costi per i finanziamenti – oneri finanziari (investimenti passivi)
- i costi straordinari
- le imposte sul reddito – Irap (Imposta regionale attività produttive)
I costi pluriennali, ossia costi sostenuti per beni il cui godimento è a lungo termine (costi per attrezzature, marchi, brevetti, software, ecc.) non caratterizzano la definizione del conto economico, bensì la definizione dello stato patrimoniale.
Esistono sanzioni per i trasgressori?
L’applicazione dei costi di esercizio individuati dal MIT non è soggetta a sanzioni. Infatti, a differenza dei costi minimi obbligatori, per i costi di esercizio non esiste alcuna norma che ne impone il rispetto.
I prezzi e le condizioni sono rimessi all’autonomia negoziale delle due parti, committente e vettori, che devono comunque tenere conto dei principi di adeguatezza in materia di sicurezza stradale e sociale.
Puoi recuperare i costi sostenuti?
Alcuni costi sostenuti possono essere recuperati!
L’azienda può recuperare, infatti, i costi sostenuti per il pagamento delle accise. Il rimborso accise per gli autotrasportatori permette di recuperare le accise pagate sul gasolio per i trasporti effettuati in Italia e in Europa.
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Puoi accedere ai rimborsi se:
- utilizzi automezzi fino a 7,5 tonnellate per trasporti di merci o persone
- utilizzi furgoni frigo, betoniere e mezzi specifici
- ti occupi di trasporto pubblico o di trasporto per autoservizi per enti statali, regionali o locali
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