Chi si avvale dell’uso di container per il trasporto merci destinate all’import e all’export, dal 1° luglio deve adeguarsi al nuovo accordo nazionale trasporto container. Vediamo a cosa si riferisce questo tipo di trasporto e quali novità introduce l’accordo.

L’evoluzione dei container per la movimentazione merci

Fino agli anni ‘50 tutte le merci alla rinfusa diverse da carbone, petrolio e sementi, erano racchiuse in sacchi o in casse; il trasporto delle merci, dal mezzo di trasporto alla banchina portuale, era gestito a mano dagli operatori. Dopo la seconda guerra mondiale si è sviluppato il sistema dei container per trasporto merci. Il trasporto container ha il vantaggio di proteggere i materiali, evitando danni e furti. La merce resta all’interno del contenitore dal produttore fino al cliente finale; la catena di distribuzione si semplifica e i movimenti sono automatizzati grazie all’utilizzo di mezzi specifici.
Molti porti hanno creato appositi terminal per il carico e lo scarico container ed il loro trasferimento su treni o camion. Alcuni porti sono diventati degli hub su scala nazionale ed internazionale, grazie alle enormi aree in cui vi è la movimentazione merci in container.

Container per trasporto merci: cosa contiene il nuovo accordo

L’accordo nazionale trasporto container è stato siglato dalle associazioni di categoria dell’autotrasporto e quelle della committenza. Sostituisce l’accordo del 20 dicembre 2004. L’obiettivo è contrastare l’abusivismo e le irregolarità presenti nel settore autotrasporto. Vediamo quali sono i punti dell’accordo.

Carico e scarico container: tracciabilità e registrazione

trasporto container su strada nuovo accordo luglio 2021Le associazioni che hanno siglato l’accordo hanno inoltrato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile la richiesta di intervenire sulle autorità del sistema portuale. La motivazione è ottimizzare e regolare la tracciabilità e la registrazione dei cicli operativi (attese al carico e scarico dei contenitori) per i terminal container. Questo vuol dire superare le criticità organizzative che il settore autotrasporto paga e subisce nelle attese dei camion nei bacini portuali. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di determinare una politica di indennizzi condivisi per i vettori in caso di soste oltre franchigia.

Container vuoti: le nuove responsabilità

Il vecchio accordo sul trasporto contenitori attribuiva la responsabilità dei container vuoti al vettore. Il nuovo accordo stabilisce che i container vuoti sono di responsabilità del terminal/deposito che li consegna. Il compito del vettore è verificare lo stato del contenitore al momento del ritiro, solo per eventuali danni perimetrali esterni; questi devono poter essere rilevati anche in condizione di poca visibilità. Il vettore non è mai responsabile per un container non idoneo al carico, soprattutto quando non è nelle condizioni di poterne verificare lo stato.
I controlli vanno effettuati sempre in condizioni di sicurezza, nel rispetto delle regole e delle procedure stabilite nel D. Lgs. 81/2008. Se il contenitore viene rifiutato al momento del carico, il vettore ha diritto al compenso per viaggio a vuoto o per i percorsi ulteriori effettuati.

Tariffe trasporto container: quanto incide il costo del gasolio?

Il nuovo accordo va incontro alle richieste dei trasportatori, abolendo la differenza tra container da 20’ e da 40’. Quando il peso del contenitore da 20’ risulta essere superiore a 12.000 kg (sotto dichiarazione del committente) compresa la tara, la tariffa di trasporto container si uniforma alle condizioni di mercato del trasporto del contenitore da 40’.
Il costo del gasolio utilizzato rappresenta parte delle tariffe trasporto container. Il nuovo accordo consente di applicare un sistema di variazione automatico per l’incidenza del costo del gasolio. La variazione si applica quando c’è un aumento o una riduzione del costo del gasolio superiore al 2%. La revisione del costo del gasolio è su base bimestrale ed è applicata dal mese successivo al bimestre.

Trasporto container su strada: richiedi il rimborso accise autotrasportatori

Nelle tariffe trasporto container il costo del gasolio è determinato dal costo industriale più le accise al netto del rimborso per i veicoli spettanti, esclusa l’IVA. I veicoli utilizzati per il trasporto container su strada possono richiedere il rimborso accise autotrasportatori.

Se utilizzi mezzi di categoria pari o superiore a Euro 5, con massa complessiva superiore a 7,5 ton, puoi richiedere il rimborso accise gasolio; puoi presentare domanda anche per i consumi maturati nei due anni precedenti a quello in corso.

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