Rientrano nella categoria dei trasporti specifici, per la quale è possibile ottenere il rimborso accise autotrasportatori.
La legge 298/74 ha istituito l’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi ed ha introdotto un sistema tariffario per il trasporto merci su strada. Quali requisiti deve possedere chi si occupa di pulizia reti fognarie per recuperare le accise gasolio autotrazione? Scpriamolo.
Camion autospurgo: cosa sono
I camion autospurgo sono utilizzati per risanare e pulire le reti di canalizzazioni o per svuotare le fosse settiche tradizionali e le fosse biologiche (es. fossa Imhoff).
Il loro corretto funzionamento è garantito da una manutenzione periodica, che viene effettuata da ditte specializzate; queste, intervengono con pulizia e spurgo dei fanghi, i quali una volta prelevati sono portati presso gli impianti di depurazione o smaltimento.
Reti fognarie e trasporto rifiuti liquidi
Il nuovo Decreto 152/2006 chiarisce ulteriormente quanto già indicato nel precedente testo: i rifiuti che provengono dalla fossa settica e dalle reti fognarie sono rifiuti speciali.
Chi si occupa della manutenzione di tali strutture ha l’obbligo di tracciare la movimentazione dei rifiuti; questo permette di evitare che il camion autospurgo possa raccogliere e provvedere al trasporto rifiuti liquidi e fanghi delle reti fognarie di tutta l’Italia, depositandoli in un unico impianto.
L’art. 74 del Testo Unico Ambientale (Codice dell’ambiente) definisce le reti fognarie, pubbliche o private, come un sistema di condotte per la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane.
Trasporto rifiuti: quali obblighi rispettare?
Il comma 5 dell’art. 230 entrato in vigore il 29 aprile 2006 specifica che i rifiuti che provengono dalla pulizia manutentiva delle reti fognarie di qualsiasi tipologia, sia pubbliche che asservite ad edifici privati, si considerano prodotti dal soggetto che svolge l’attività di pulizia manutentiva. Il soggetto che svolge attività di raccolta e di trasporto rifiuti deve essere iscritto all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
Il trasporto dei rifiuti provenienti dalla pulizia manutentiva delle reti fognarie deve essere effettuato con mezzi iscritti all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di cose per conto terzi; ciò nel caso in cui l’attività di pulizia sia richiesta da parte di un soggetto terzo.
Rifiuti urbani e rifiuti speciali: la classificazione
Secondo il Decreto Lgs. 152/2006 i rifiuti sono suddivisi in urbani e speciali. In base alle loro caratteristiche di pericolosità si dividono in rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Rifiuti urbani: domestici, provenienti da raccolta differenziata e indifferenziata, inclusi il legno, i tessili e le apparecchiature elettroniche; provenienti dallo spazzamento delle strade e dallo svuotamento dei cestini portarifiuti; giacenti sulle strade, sulle spiagge, nelle aree pubbliche e private; provenienti dalla manutenzione del verde pubblico e da aree cimiteriali;
Rifiuti speciali: provenienti da attività agricole, agroindustriali, silvicoltura e pesca; costruzione, demolizione e scavi; lavorazioni industriali e commerciali; attività di recupero e smaltimento dei rifiuti; fanghi prodotti dalla potabilizzazione, depurazione delle acque reflue e altri trattamenti delle acque; rifiuti da abbattimento di fumi, dalla fossa settica e dalle reti fognarie; attività sanitarie e veicoli fuori uso.
Albo Nazionale Gestori Ambientali: cos’è
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali è stato istituito dal MiTE (Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare), ed è regolamentato dal D. lgs. 152/2006.
L’obbligo di iscrizione spetta alle imprese che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti, bonifica dei siti, bonifica dei beni contenenti amianto, attività di commercio e intermediazione dei rifiuti senza detenzioni degli stessi.
Iscrizione Albo Gestori Ambientali: i requisiti
Per l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali è necessario che i soggetti siano:
- cittadini italiani o di uno Stato membro Ue, oppure cittadini di un altro Stato ma residenti in Italia;
- domiciliati, residenti, con sede o stabile organizzazione in Italia;
- in possesso di un’attestazione di capacità finanziaria apposita per l’Albo.
Inoltre, non devono trovarsi nelle seguenti condizioni:
- stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione attività, di concordato preventivo o situazione equivalente;
stato di interdizione legale; - pena detentiva per reati previsti dalle norme a tutela dell’ambiente;
- reclusione per un tempo non inferiore ad un anno per un delitto contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio, l’ordine pubblico, l’economia pubblica, o in materia tributaria; reclusione non inferiore a due anni per un delitto non colposo;
- misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge 27 dicembre 1965 n. 1423;
- colpevoli di false dichiarazioni nel fornire informazioni all’Albo.
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