Attualmente il bollo auto si paga in base alla potenza del motore e alla classe ambientale, cioè le emissioni inquinanti del veicolo. Per quanto riguarda gli autocarri, va invece considerata la capacità di carico del veicolo.
Per controllare la classe ambientale e la potenza espressa in Kw è necessario consultare il libretto di circolazione, rispettivamente indicate alla voce V.9 e P.2.
Protocollo Aria Pulita: come migliorare la qualità dell’aria
Il Protocollo Aria Pulita è un Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria.
Si tratta di una strategia con interventi mirati a contrastare l’inquinamento atmosferico, facendo leva su 3 settori in particolare: agricoltura, trasporti e riscaldamento.
Il Protocollo è stato firmato da 6 Ministeri: Ambiente, Economia, Sviluppo economico, Infrastrutture & trasporti, Politiche agricole, Salute.
All’interno del Piano vi sono 5 ambiti di intervento: Misure trasversali per il controllo dell’inquinamento atmosferico, Agricoltura e combustione di biomasse, Mobilità, Riscaldamento civile, Uscita dal carbone.
Nel terzo ambito, dedicato alla Mobilità, sono presenti 6 azioni che si intendono perseguire.
Proposte di modifica settore mobilità: le 5 azioni del Piano
- Introduzione dei criteri ambientali nella circolazione in ambito extraurbano: riduzione dei limiti di velocità e limitazione della circolazione nei tratti autostradali nei pressi dei centri urbani;
- Controllo delle aree a traffico limitato: utilizzo dei dispositivi nelle ZTL;
- Linee guida per la classificazione dei veicoli elettrici ibridi: incentivo alle tecnologie ibride a minor impatto ambientale;
- Sostegno alla diffusione della micromobilità elettrica e promozione dell’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili: sperimentazione della circolazione di mezzi elettrici, quali segway, hoverboard, monopattini.
- Disincentivo all’utilizzo di veicoli altamente inquinanti: introduzione del criterio bonus malus per disincentivare la circolazione con veicoli ad alte emissioni.
- Mobilità attiva: incremento della walkability dell’ambiente urbano.
Bollo auto ed emissioni CO2: da tassa di possesso a tassa sul consumo
La quinta azione, in ambito Mobilità, del Protocollo Aria Pulita, intende introdurre il sistema bonus malus, utilizzando il bollo auto per colpire i veicoli che risultano maggiormente inquinanti.
Il malus si avrebbe per i veicoli che più inquinano, con conseguente aumento del bollo auto; il bonus si otterrebbe nel caso di utilizzo di veicoli meno inquinanti che mirano alla salvaguardia dell’ambiente.
Si passerebbe quindi da tassa di possesso a tassa sul consumo.
L’obiettivo è disincentivare l’utilizzo di veicoli ad alte emissioni inquinanti e sensibilizzare i consumatori.
Chi può ottenere l’esenzione bollo auto 2019?
L’esenzione dal pagamento del bollo auto riguarda i seguenti soggetti
- non vedenti
- non udenti
- disabili con handicap psichico o mentale che abbiano l’indennità di accompagnamento
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
- disabili con ridotte capacità motorie
Inoltre, sono esenti dal pagamento tutte le auto elettriche fino al quinto anno di vita, le auto storiche con almeno 30 anni di vita, le auto ibride acquistate nel 2019, alle quali spettano 3 o 5 anni di tassa automobilistica gratuita.
È prevista un’esenzione del 50% per il bollo auto storiche con età compresa tra 20 e 29 anni, che abbiano la Certificazione di Rilevanza Storica, annotata sulla carta di circolazione.
Carbon Tax ed emissioni inquinanti: richiedi la compensazione credito accise
La Carbon Tax è una eco-tassa applicata all’utilizzo delle risorse energetiche che rilasciano biossido di carbonio nell’atmosfera, provocando inquinamento ambientale.
L’obiettivo della Carbon Tax è ridurre i danni ambientali, spronando i consumatori ad adottare soluzioni più ecologiche ed è in quest’ottica che le nuove normative europee antinquinamento – tra cui la Direttiva Euro 6 e le sue evoluzioni – mirano alla salvaguardia dell’ambiente, al miglioramento delle condizioni climatiche, tramite la riduzione dell’effetto serra.
L’Europarlamento ha introdotto limiti alle emissioni di CO2 dei mezzi pesanti in Europa, che al 2030 dovranno essere inferiori del 30% rispetto al 2019 e del 15% nel 2025.
I mezzi pesanti, infatti, sono tra i principali responsabili dell’aumento delle emissioni inquinanti, soprattutto per l’incremento del trasporto merci su strada.
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