La Legge di Bilancio è uno dei momenti più importanti per il nostro Paese, in quanto definisce gli obiettivi della Manovra di finanza pubblica per i successivi tre anni.
Lo Stato, attraverso la Legge di Bilancio, mette in atto gli obiettivi prefissati nel Def Documento economico e delle finanze.
Una delle proposte presenti nella
Legge di Bilancio 2020, che non renderà affatto felici automobilisti e autotrasportatori, è l’aumento delle accise sul gasolio, nonché un’equiparazione delle accise tra gasolio e benzina.
Ad incidere sull’aumento è senz’altro anche lo scandalo del Dieselgate.
Le accise sono calcolate per ogni 1000 litri, 1000 kg, al metro cubo o per Kwh, rispettivamente per benzina, gasolio, gpl, metano o elettricità.

Tax expenditures: perchè aumenterebbe l’accisa gasolio

recupero accisa gasolio autotrazioneLa decisione di aumentare l’accisa sul gasolio è giustificata dalla revisione delle agevolazioni fiscali – con un taglio delle tax expenditures – e dalla motivazione ambientale, legata all’inquinamento.
Le tax expenditures sono sconti fiscali – detrazioni, deduzioni d’imposta, crediti d’imposta, aliquote ridotte, imposte sostitutive – riservati a specifici contribuenti o attività economiche.
Negli ultimi anni sono stati previsti più volte aumenti dell’accisa sui carburanti, a copertura di maggiori spese o minori entrate.
La maggior parte degli aumenti sono stati evitati, tramite altre entrate, ad esempio con le risorse derivanti dalla
voluntary disclosure – collaborazione volontaria, che consente ai contribuenti che detengono illegalmente patrimoni all’estero di regolarizzare la propria posizione, autodenunciandosi – .
Con il taglio delle tax expenditures aumenterebbero le imposte indirette, quindi IVA e accise.
Per evitare che entrino in gioco le cosiddette clausole di salvaguardia, che appunto determinerebbero tali aumenti, bisogna trovare nuove coperture economiche.

Cosa sono le clausole di salvaguardia?

Il Governo si è impegnato a bloccare le clausole di salvaguardia introdotte nella scorsa Legge di Bilancio.
Le clausole di salvaguardia sono delle norme che tutelano i conti pubblici, tramite maggiori entrate nelle casse dello Stato attraverso un aumento delle imposte o un taglio delle spese.
Aumenti o tagli che entrerebbero in vigore nell’arco dei tre anni successivi.
Si tratta di un meccanismo adottato dall’Italia che prevede un aumento automatico dell’IVA e delle accise sui carburanti, qualora non vi dovessero essere le coperture per tenere in ordine i conti pubblici.
Si avrebbe quindi un aumento dell’IVA, passando dal 22 al 25,2% e per quella agevolata dal 10 al 13%.
Per evitare ciò l’attuale Governo dovrebbe disporre di 23,1 miliardi di euro entro il 2020.

Come contribuisce il dieselgate all’aumento del gasolio?

aumento gasolio recupero accise autotrazioneIl dieselgate – anche conosciuto come scandalo emissioni – consiste nella scoperta della falsificazione delle emissioni di veicoli con motori Diesel vendute negli USA e in Europa.
Era il 2015 quando la Wolksvagen fu accusata dall’Agenzia statunitense per la Protezione Ambientale di aver utilizzato un software di manipolazione per aggirare le normative ambientali sulle emissioni di ossido di azoto – Nox – e di inquinamento da gasolio.
L’ordine del Governo degli USA fu di riprogrammare quasi 500 mila vetture con 4 cilindri TDI Diesel.
Intanto la Wolkswagen dichiarava che i veicoli con Defeat Device – impianto di manipolazione che comporta una diminuzione dell’efficacia della riduzione delle emissioni – fossero 11 milioni in tutto il mondo.

Cosa sono i cilindri TDI Diesel?

Il termine TDI Turbocharged Direct Injection – si riferisce ai motori diesel con iniezione diretta e dotati di turbocompressore.
La struttura interna e il trattamento del gas di scarico consentono una notevole riduzione delle emissioni.
L’iniezione diretta nei motori Diesel fa in modo che il carburante arrivi direttamente alla camera di combustione, rendendo l’auto più prestante, specie dal punto di vista termico.

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Ti ricordiamo che è escluso dal riconoscimento del credito d’imposta il gasolio impiegato per il rifornimento di veicoli di categoria euro 2 o inferiore.
Il 31 ottobre scade il III trimestre per la presentazione della dichiarazione.

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