Supportare la crescita e la competitività del Paese. Questa la motivazione – di Aspi Autostrade per l’Italia e il Ministero dei Trasporti – che si cela dietro la decisione di posticipare gli aumenti dei pedaggi autostradali.
Sarà quindi mantenuto il livello tariffario attuale ancora fino al 15 settembre, quando poi scatteranno i rincari.
Gli aumenti erano in programma per il 1 luglio e di certo questa proroga ha generato approvazione negli automobilisti e negli autotrasportatori, specie in vista dell’esodo estivo.

Rincari pedaggi autostradali: quali sono le tratte interessate?

La maggior parte delle arterie italiane subirà rincari, ma ci sono delle eccezioni.
Per la città di Genova e altre tratte liguri è prevista l’esenzione totale. Ciò è stato deciso a seguito del crollo del ponte Morandi.
Fino alla fine del 2019 sono sospesi gli adeguamenti tariffari sulle tangenziali di Milano.
Non ci saranno aumenti per:

  1. A50 tangenziale Ovest – Terrazzano –
  2. A51 Tangenziale Est – Vimercate
  3. A52 Tangenziale Nord – Sesto San Giovanni
  4. A7 Milano Serravalle
  5. Tangenziale di Pavia.

Inoltre, è stato rinviato il rincaro sulle Strade dei Parchi, cioè A24 e A25.
Si tratterebbe, in effetti, del rincaro più elevato: + 18% a fronte del + 0,8% per le altre tratte interessate.

La continua crescita del trasporto merci su strada

rincari pedaggi autostradali rimborso accisa carburanteCome rilevato dai dati derivanti da ricerche condotte da Eurostat, Istat e Ministero dei Trasporti, il trasporto merci su strada in Europa nel 2016 ha  subìto un aumento sostanziale rispetto al 2015 ed è ancora in continua crescita.
Lo studio condotto si basa su un’analisi della movimentazione delle merci e dell’evoluzione del trasporto su strada, comparato con altre modalità ed altri Paesi europei.
Nel 2016 il traffico merci in Unione europea è risultato in crescita, con un +4.5%, così come il trasporto stradale con un + 5,2%.
La modalità di trasporto privilegiata continua ad essere quella stradale. Gli autocarri trasportano il 72,8% – in Italia siamo oltre l’80% – delle merci via terra.
L’aumento del trasporto merci su strada è dovuto anche all’espansione del settore e-commerce.
Le vendite on line, infatti, generano flussi sempre maggiori di traffico di veicoli addetti alle spedizioni.

Tecnologia e sicurezza: il binomio che fa evolvere il settore

Un dato interessante presente nelle ricerche è la diminuzione di incidenti stradali che hanno coinvolto i veicoli industriali, come i camion. Rispetto al 2005 si ha una diminuzione di circa il 50% in Europa e ciò grazie ai sistemi di sicurezza installati nei veicoli.

A tal proposito, nel 2018 la Commissione europea ha proposto una revisione del GSR – Regolamento Generale sulla Sicurezza – specificando i sistemi di sicurezza di cui dovrebbero essere dotati i nuovi tipi di camion:

  • monitoraggio pressione degli pneumatici
  • riconoscimento dei limiti di velocità
  • telecamera posteriore attiva durante la retromarcia
  • riconoscimento dello stato di attenzione del conducente.

La Commissione europea, inoltre, ha presentato una proposta in merito alla diminuzione delle emissioni di CO2 dei veicoli industriali, che prevede due livelli di riduzione:

  1. al 2025: il 15% in meno rispetto al valore medio del 2019
  2. al 2030: il 30% in meno rispetto al valore medio del 2019

Si fa riferimento al 2019 in quanto i produttori europei di mezzi pesanti dovrebbero utilizzare lo stesso strumento di calcolo per la dichiarazione e la documentazione delle emissioni di CO2: VECTO.

Simulation Tool VECTO: dalla Commissione europea arriva l’obbligo per i mezzi pesanti

VECTO è lo strumento di simulazione sviluppato dalla Commissione europea allo scopo di determinare le emissioni di CO2 e il consumo di carburante dei mezzi pesanti – camion, autobus, pullman – con massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate, nuovi, immatricolati nell’ Unione europea.
Dal 1 gennaio 2019 lo strumento è obbligatorio per i nuovi camion appartenenti a specifiche categorie, in applicazione alla normativa in materia di omologazione.
L’obiettivo di VECTO è far sì che cittadini e imprese abbiano accesso ad una mobilità equa, sostenibile e competitiva nell’ambito dei trasporti.
Le informazioni recuperate offrono opportunità per:

  • elaborare politiche per la riduzione delle spese di carburante per gli operatori dei trasporti
  • diminuire la concorrenza tra i costruttori di veicoli
  • creare politiche che possano ridurre le emissioni di gas a effetto serra provenienti dal settore dei mezzi pesanti.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, una delle condizioni necessarie è migliorare la distribuzione delle stazioni di rifornimento carburante – CNG e GNL -, investire sull’elettromobilità dei camion, quindi sui punti di ricarica, rinnovare il parco mezzi, sostenere lo sviluppo di carburanti sostenibili, migliorare i sistemi di informazione e gestione del traffico.

Aumentano i pedaggi autostradali. Approfittane per risparmiare sull’accisa gasolio

Il peso degli aumenti che si sono avuti nel 2019 – tra cui l’aumento del costo del carburante nel mese di aprile – si è fatto sicuramente sentire sugli autotrasportatori.
I rincari dei pedaggi che a breve investiranno il settore stradale sono un ulteriore aggravio, specie per le aziende che hanno una grande flotta aziendale, quindi maggiori costi da sostenere:

  • costi per acquisto, noleggio o leasing dei veicoli
  • costi operativi, quali assicurazione, bollo, manutenzione ordinaria e straordinaria, revisione, eventuali multe, etc.
  • costi del personale
  • carburante.

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